Tema questo, della multietnia sociale, sempre difficile da affrontare e non ho di certo la pretesa di farlo in un fotoblog. La mia è una semplice testimonianza di un pomeriggio trascorso in un centro sociale parrocchiale, dove sia bambini che adulti si sono ritrovati per discutere, giocare e ballare insieme.
This theme, the multi-ethnic society, always difficult to deal with and I certainly claim to do so in a photoblog. Mine is a simple testimony of an afternoon spent in a parish community center, where both children and adults gathered to discuss, play and dance together.
La mano posa sull’uomo ma lo sguardo è altrove……………………
Partendo dalla tua osservazione potremmo raccontare un’altra storia, ugualmente interessante. In realtà in quel luogo il parroco (l’anziano) era molto cordiale con tutti, quindi il suo sguardo era già rivolto ad un altro “amico”. L’inquadratura stretta , obbligata per togliere molti elementi di disturbo, non rende l’idea dell’atmosfera reale dell’ambiente, ma questa è la mia visione condizionata, è giusto che ognuno abbia la propria…
Avevo scritto tutt’altra cosa… poi curiosa ho voluto leggere il tuo commento prima di inviare il mio…. E cosi’ ho cancellato tutto… Certo la mia visione era tutt’altra… ma allora perche’ FRIENDS… Se e’ come dici tu sarebbe stato meglio MENEFREGHIFRIENDS…. presa in se questa foto poteva suscitare i migliori valori, come appunto amicizia, solidarieta’…. ma ora non posso fare a meno di guardarla con gli occhi di c’era …. positivamente ti avevo scritto che Avevi rubato un istante prezioso…. ora invece dimmelo tu cosa hai rubato….
Tuttavia per correttezza e stima, in breve il succo del mio primo pensiero era questo: in una sana comunità valori come amicizia e solidarietà comunione e condivisione, sono le basi di una rispettosa coesistenza tra etnie. In questo caso tendere la mano avrà costato poco al parroco ma può aver significato forse molto. Sentita precisazione…
In questo tuo primo pensiero hai azzeccato tutto il senso di “Friends”, grazie Romina!
L’intenzione era buona, forse anche quella del parroco. Ma spesso e volentieri questi “benefattori” o strutture volte ad aiutare i bisognosi sono solo dei specchietti per le allodole, dove l’unica e vera missione è quella di guadagnare sfruttando la povera gente.
Partendo dal presupposto che non sopporto la chiesa e in una mia esperienza diretta vissuta in africa, dove c’era una sorta di pellegrinaggio di turisti verso degli orfanotrofi a portare doni, soldi e quant altro, bhè ci è stato detto dalla gente del posto che chi gestiva questi posti prendeva tutti i “regali” dei turisti ai bambini e ne facevano quello che meglio credevano.
In conclusione credo che se veramente vogliamo aiutare qualcuno è meglio farlo direttamente senza intermediari che non si sà quali siano i loro veri interessi.
Purtroppo accade anche questo, vogliamo pensare e sperare però che questi casi siano isolati, e che invece sia maggiore la buona fede della gente..!
If not for your writing this topic could be very covnlouted and oblique.