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Friends

Tema questo, della multietnia sociale, sempre difficile da affrontare e non ho di certo la pretesa di farlo in un fotoblog. La mia è una semplice testimonianza di un pomeriggio trascorso in un centro sociale parrocchiale, dove sia bambini che adulti si sono ritrovati per discutere, giocare e ballare insieme.

This theme, the multi-ethnic society, always difficult to deal with and I certainly claim to do so in a photoblog. Mine is a simple testimony of an afternoon spent in a parish community center, where both children and adults gathered to discuss, play and dance together.

8 Commenti

  1. teofilo
    28 dicembre 2012 at 22:35 · Rispondi

    La mano posa sull’uomo ma lo sguardo è altrove……………………

    • Gianluca
      29 dicembre 2012 at 11:56 · Rispondi

      Partendo dalla tua osservazione potremmo raccontare un’altra storia, ugualmente interessante. In realtà in quel luogo il parroco (l’anziano) era molto cordiale con tutti, quindi il suo sguardo era già rivolto ad un altro “amico”. L’inquadratura stretta , obbligata per togliere molti elementi di disturbo, non rende l’idea dell’atmosfera reale dell’ambiente, ma questa è la mia visione condizionata, è giusto che ognuno abbia la propria…

  2. romina
    29 dicembre 2012 at 16:01 · Rispondi

    Avevo scritto tutt’altra cosa… poi curiosa ho voluto leggere il tuo commento prima di inviare il mio…. E cosi’ ho cancellato tutto… Certo la mia visione era tutt’altra… ma allora perche’ FRIENDS… Se e’ come dici tu sarebbe stato meglio MENEFREGHIFRIENDS…. presa in se questa foto poteva suscitare i migliori valori, come appunto amicizia, solidarieta’…. ma ora non posso fare a meno di guardarla con gli occhi di c’era …. positivamente ti avevo scritto che Avevi rubato un istante prezioso…. ora invece dimmelo tu cosa hai rubato….

  3. romina
    29 dicembre 2012 at 21:39 · Rispondi

    Tuttavia per correttezza e stima, in breve il succo del mio primo pensiero era questo: in una sana comunità valori come amicizia e solidarietà comunione e condivisione, sono le basi di una rispettosa coesistenza tra etnie. In questo caso tendere la mano avrà costato poco al parroco ma può aver significato forse molto. Sentita precisazione…

    • Gianluca
      30 dicembre 2012 at 07:38 · Rispondi

      In questo tuo primo pensiero hai azzeccato tutto il senso di “Friends”, grazie Romina!

  4. Simone Plebani
    30 dicembre 2012 at 16:50 · Rispondi

    L’intenzione era buona, forse anche quella del parroco. Ma spesso e volentieri questi “benefattori” o strutture volte ad aiutare i bisognosi sono solo dei specchietti per le allodole, dove l’unica e vera missione è quella di guadagnare sfruttando la povera gente.
    Partendo dal presupposto che non sopporto la chiesa e in una mia esperienza diretta vissuta in africa, dove c’era una sorta di pellegrinaggio di turisti verso degli orfanotrofi a portare doni, soldi e quant altro, bhè ci è stato detto dalla gente del posto che chi gestiva questi posti prendeva tutti i “regali” dei turisti ai bambini e ne facevano quello che meglio credevano.
    In conclusione credo che se veramente vogliamo aiutare qualcuno è meglio farlo direttamente senza intermediari che non si sà quali siano i loro veri interessi.

    • Gianluca
      30 dicembre 2012 at 17:07 · Rispondi

      Purtroppo accade anche questo, vogliamo pensare e sperare però che questi casi siano isolati, e che invece sia maggiore la buona fede della gente..!

    • 10 maggio 2017 at 18:03 · Rispondi

      If not for your writing this topic could be very covnlouted and oblique.

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